La rivista Gusto scrive di Zinurra

La rivista Gusto scrive di Zinurra

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I carciofini coltivati nella Locride hanno proprietà organolettiche che li distinguono da tutti gli altri prodotti presenti sul mercato. Ideali per la preparazione di varie pietanze, conservano una maggiore personalità. Conosciamo quelli dell’azienda agricola Palazzo della Zinurra

Cuore calabrese. Titola così il mensile “Gusto” – che si occupa di cultura del cibo e cucina – nell’articolo dedicato alla nostra piccola azienda agricola nel cuore della Locride.

La nostra Valentina, intervistata da Luana Costa,  spiega: “I carciofini coltivati nella Locride hanno proprietà organolettiche che li distinguono da tutti gli altri prodotti presenti sul mercato. Ideali per la preparazione di varie pietanze, conservano una maggiore personalità. Conosciamo quelli dell’azienda agricola Palazzo della Zinurra”

Ecco di seguito l’articolo integrale a Cura di Luana Costa per Gusto.

Spesso i grandi progetti nascono da un sogno. Questo si radica e cresce nell’entroterra della Locride in provincia di Reggio Calabria. Si tratta di una realtà imprenditoriale saldamente legata al territorio e che è riuscita a fare di questo un elemento da valorizzare. I prodotti commercializzati dall’azienda agricola sono unici, qualità che deriva da coltivazioni che alimentano la loro differenza in un territorio particolare e dotato di caratteristiche specifiche. L’azienda agricola Palazzo della Zinurra si prefigge l’obiettivo di valorizzare il carciofino selvatico, un prodotto locale che da sempre si trova in natura e si raccoglie seguendo alla lettera i dettami della tradizione.

Il carciofino selvatico nasce e cresce spontaneamente nella zona della Locride ed è una pianta che si è evoluta adattandosi perfettamente al clima calabrese. «Le proprietà organolettiche parlano chiaro specifica Valentina Brizzi, titolare dell’azienda agricola. Proprio per questo i nostri prodotti non sono comparabili al carciofo che cresce in altri territori». L’azienda Palazzo della Zinurra produce il carciofino selvatico in proprio in un’estensione di circa sessantamila metri quadrati. I terreni destinati alla colti vazione si trovano nell’entroterra della Locride a circa trecento metri di altitudine e a sette chilometri dal mare, tra i comuni di Benestare e Ardore, in provincia di Reggio Calabria. «Le analisi effettuate su questo prodotto – continua la titolare – confermano valori nutrizionali eccellenti.

Rispetto ai cuori di carciofo presenti sul mercato, nei nostri prodotti è presente il trenta percento di grassi in meno, il contenuto di sale è ridotto ad appena un terzo mentre il contenuto in fibre è di tre volte maggiore». Si capisce bene perché il carciofo selvatico si possa a buon titolo ritenere unico nel suo genere. «A rendere differenti le caratteristiche di questo prodotto coltivato solo nella Locride è, sicuramente, il tipo di terreno e l’esposizione al sole che conferiscono unicità alla pianta. A questo – prosegue Valentina Brizzi si aggiunge la cura che rivolgiamo alle varie fasi di lavorazione a partire dalla raccolta che viene realizzata al mattino presto fino al ciclo di lavorazione che si conclude nella stessa giornata.

Il prodotto viene, quindi, lavorato preservando caratteristiche e qualità attraverso la selezione delle piante migliori e la rifinitura che avviene rigorosamente in maniera manuale. Inoltre, nel processo produttivo vengono utilizzate solo materie prime di origine locale, quali l’olio extra vergine di oliva e i limoni. Per la lavorazione del cuore di carciofino selvatico aromatizzato al bergamotto si utilizzano, ad esempio, ingredienti provenienti dalla filiera di bergamotto di qualità della Locride».

Il prodotto è indicato per la preparazione di piatti tipici della tradizione locale a cui conferiscono, considerata le qualità specifiche, un tocco di qualità. «L’elevata consistenza – spiega la titolare e il sapore del nostro carciofo consentono al prodotto di presentarsi nelle pietanze con una maggior personalità. A titolo di esempio, è ottimo l’abbinamento con la pancetta, con il formaggio caprino, con la carne di vitello e con il salmone». Al carciofino selvatico, prodotto secondo la ricetta tradizionale e fiore all’occhiello della produzione, si affianca una gamma di squisite creme, ottime da spalmare su bruschetta e ideali come condimento per la pasta. Le creme incontrano il gusto del consumatore affiancando sapientemente al sapore del carciofino selvatico quello delle noci o delle mandorle di esclusiva produzione dell’azienda o, ancora, del pistacchio di Bronte o delle nocciole locali. «In questa stagione 2018 – conferma Valentina Brizzi – abbiamo aggiunto gli involtini di melanzana, anch’essi prodotti con materie prime provenienti dalle nostre coltivazioni».

All’attivo l’azienda agricola vanta una collaborazione con Nunzio Pisano, chef e proprietario del ristorante La Taverna del Borgo di Mammola in provincia di Reggio Calabria, che ci ha consentito la creazione di una vasta gamma di creme. I carciofini selvatici vengono sapiente- mente amalgamati con formaggio capri- no, basilico e olio extra vergine di oliva al fine di ottenere squisite creme ideali non solo da spalmare sulle bruschette ma anche da utilizzare come condimento sulla pasta, la carne o il pesce. Le creme sono disponibili anche con l’aggiunta pistacchio e di mandorle, noci e nocciole prodotte all’interno dell’azienda». Poiché l’azienda è nata da soli due anni, attualmente i prodotti vengono commercializzati solo sui canali nazionali. Con la produzione di quest’anno si pensa però già ad ampliare la platea puntando a far conoscere e apprezzare il prodotto anche nei mercati esteri. Inoltre «insieme alla società Eurolab, nostro consulente tecnico-scentifico, stiamo attivando un pro- getto per l’estrazione di diverse sostanze con proprietà terapeutiche».

© Luana Costa per Gusto